Strade Bianche 2023, capolavoro monumentale di Thomas Pidcock!
Thomas Pidcock conquista la Strade Bianche 2023. Il corridore della Ineos Grenadiers è arrivato in solitaria sul traguardo di Piazza del Campo a Siena dopo un lungo attacco iniziato sullo sterrato di Monte Sante Marie, a poco più di 50 chilometri dall’arrivo, insieme ad Alberto Bettiol e Andrea Bagioli. Liberatosi della compagnia dei due italiani in discesa, il britannico si è poi riportato sui due uomini rimasti dalla fuga del mattino, tra cui Alessandro De Marchi, ultimo a resistere alla furia dell’ex campione del mondo di ciclocross, rimasto da solo subito dopo essere entrato nel nono tratto di sterrato. A quel punto, per il classe ’99 è iniziata una lunga e vincente cavalcata solitaria nonostante i tentativi dei big alle sue spalle, che si sono dovuti però accontentare di lottare per la seconda piazza, andata a Valentin Madouas (Groupama-FDJ) davanti ad Tiesj Benoot (Jumbo-Visma).
Il video dell’arrivo
Il racconto della corsa
Partenza a gran velocità e senza attacchi di rilievo, a parte il tentativo di Sven Erik Bystrom (Intermarché-Circus-Wanty), che viene però ripreso rapidamente dal gruppo. Lo stesso norvegese anima tuttavia un nuovo attacco trascorsi 30 chilometri di corsa, dopo aver già affrontato i primi due settori di sterrato, in compagnia di Alessandro De Marchi (Team Jayco-AlUla); i due riescono ad allungare, e lo stesso fa anche Ivan Romeo (Movistar), che fuoriesce dal gruppo e raggiunge i due davanti, formando così il terzetto di attaccanti di giornata. Dopo un periodo in cui il gruppo non sembra intenzionato a lasciare spazio, il ritmo rallenta e i tre possono iniziare a guadagnare terreno, mentre al loro inseguimento si porta Erik Fetter (Eolo-Kometa), che tenta di chiudere il buco per andare a far parte del drappello di testa.
L’ungherese non riesce nell’intento e rimane così nella terra di mezzo, trovandosi a 3′ di ritardo con 70 chilometri e altri due tratti di sterrato percorsi; in quel momento, il gruppo viaggia invece con quasi 7′ di ritardo rispetto a Bystrom, De Marchi e Romeo. Con l’approssimarsi del settore di sterrato di Lucignano d’Asso, il gruppo alza il ritmo e lima 1′ al vantaggio del terzetto di testa nello spazio di pochi chilometri, con gli uomini della EF Education-EasyPost a fare l’andatura e a ridurre lo svantaggio a 5’16” quando mancano poco meno di 100 chilometri al traguardo. Una caduta durante questo quinto settore causa la divisione del gruppo in due tronconi e anima ulteriormente la fase di corsa, con la prima parte del plotone che accelera approcciando il sesto settore di strade bianche, andando a riassorbire Fetter e portandosi a 4’30” dai battistrada.
Una volta usciti dal settore di Pieve a Salti, è la Groupama-FDJ a portarsi in testa al gruppo, avvicinatosi a 4′ dai fuggitivi. Giunto però nella zona del rifornimento fisso, il plotone rallenta nuovamente, cosa che dà la possibilità a coloro che erano rimasti attardati dalla caduta precedente di rientrare e al terzetto al comando di tornare a guadagnare leggermente. Una nuova accelerazione degli inseguitori avviene poco prima del settimo tratto di sterrato, S. Martino in Grania, dove si verificano numerose forature e problemi meccanici (tra i coinvolti anche Davide Formolo, che però rientra dopo un breve inseguimento) e alcune cadute, con Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers) e Valentin Madouas (Groupama-FDJ) tra gli attardati. Grazie a un nuovo rallentamento, il transalpino riuscirà però a riportarsi in gruppo, che nel frattempo ha abbassato il distacco a 3’13”.
Si arriva quindi al settore numero otto, Monte Sante Marie, che come accaduto lo scorso anno si rivelerà decisivo: mentre davanti Romeo perde contatto da De Marchi e Bystrom, dietro è Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost) il primo a muoversi dopo una prima accelerata del gruppo, che porta il ritardo sotto i tre minuti. Il toscano che viene rapidamente raggiunto da Andrea Bagioli (Soudal-QuickStep) e Thomas Pidcock (Ineos Grenadiers), e questi tre riescono a prendere una ventina di secondi di margine sul plotone, ma in un tratto di discesa il britannico allunga e stacca i due italiani, riprendendo e saltando l’ex fuggitivo Romeo. Il campione olimpico della mountain bike è scatenato, tanto che nel lungo settore di sterrato riesce a recuperare tutto lo svantaggio che aveva sui due attaccanti rimasti, mentre prima Bagioli, e poi Bettiol, vengono riassorbiti da un gruppo già piuttosto selezionato, che comunque non è lontanissimo dalla testa della corsa.
Pidcock, De Marchi e Bystrom escono infatti dallo sterrato con mezzo minuto di vantaggio sul drappello inseguitore, composto da una ventina di unità. Con ancora 40 chilometri da percorrere e una quindicina di asfalto prima del successivo settore, in questo gruppetto iniziano gli attacchi, ma purtroppo si verifica anche una caduta che mette fuori gioco Bettiol. Le varie accelerazioni permettono a un terzetto composto da Pello Bilbao (Bahrain Victorious), Andreas Kron (Lotto Dstny) e Madouas di sganciarsi, ma poco dopo su di loro si riportano Formolo, Rui Costa (Intermarché-Circus-Wanty), Romain Gregoire (Groupama-FDJ), Matej Mohoric (Bahrain Victorious), Quinn Simmons (Trek-Segafredo), Tiesj Benoot e Attila Valter (Jumbo-Visma), mentre Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Deceuninck), apparso un po’ appesantito, non riesce a seguire questo tentativo e alla fine finisce per essere riassorbito dal gruppo principale, distante più di un minuto dai primi tre.
I dieci inseguitori non riescono ad avvicinarsi al terzetto al comando, che presto diventa una coppia perché Bystrom perde contatto. Ripreso dal drappello, il norvegese si mette a lavorare per il compagno di squadra Rui Costa, ma il ritardo di questi uomini sale a 40″ nel tratto seguente, poco prima del nono settore di sterrato, Monteaperti. Appena iniziato lo sterrato, a circa 23 chilometri dall’arrivo, Pidcock stacca De Marchi, rapidamente raggiunto dal gruppetto inseguitore, nel quale il primo a muoversi è Benoot. Il belga riesce ad allungare assieme a Madouas e Costa e a portarsi a 25″ da Pidcock, che tuttavia prosegue con un buon passo, entrando con lo stesso gap sul penultimo settore, quello di Colle Pinzuto. Qui, Simmons, Mohoric e Valter vanno a riprendere Benoot, Madouas e Costa, formando così un sestetto all’inseguimento del solitario battistrada, che entra negli ultimi 15 chilometri con un margine inalterato.
Alle sue spalle non c’è grande collaborazione e si procede a scatti, ma nonostante questo i sei inseguitori riescono a recuperare un po’ di terreno nel corso dell’ultimo settore, Le Tolfe, tanto che Pidcock entra negli ultimi dieci chilometri con solo 9″ di vantaggio. Mohoric è il più attivo e prova ad attaccare in un paio di occasioni, ma gli altri cinque riescono a rintuzzare i tentativi dello sloveno, che in seguito va in difficoltà assieme a Simmons su un’accelerazione di Benoot. A differenza dello statunitense della Trek-Segafredo, il corridore della Bahrain Victorious riesce però a riportarsi sugli altri quattro, che rallentano nuovamente una volta ricompattatisi. Questo studiarsi va tutto a vantaggio del battistrada, che torna a guadagnare avvicinandosi agli ultimi 4000 metri.
Mancando l’accordo nel drappello inseguitore, Pidcock inizia così l’ultimo chilometro con 26″ di vantaggio, superando la Porta di Fontebranda e affrontando lo strappo finale con ancora una buona pedalata. Il britannico non perde quindi quasi nulla sulle dure rampe di di Via Santa Caterina, e può così entrare con tranquillità in Piazza del Campo festeggiando una fantastica impresa. Dietro, è Madouas a riuscire a staccare gli altri e a chiudere davanti a Benoot, Costa e Valter, mentre Mohoric giunge al traguardo poco più attardato.
Risultato Strade Bianche 2023
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